Sunday, December 13, 2015

Il misterioso tunnel di via Montelatici a Firenze: risolto l'enigma dell'altra uscita

Questo post è stato aggiornato il 18 Dicembre 2015



Si dice che l'uscita del misterioso tunnel che parte da via Montelatici, a Firenze sia dalle parti di Fiesole. In effetti, c'è una struttura abbastanza simile in quella zona ma, quasi certamente, non ha niente a che vedere con questo tunnel. La vera uscita del tunnel era molto probabilmente in corrispondenza dell'attuale via Piero Jaher, nel quartiere delle Cure, a Firenze.


Recentemente, c'è stato un certo interesse nel "misterioso tunnel" che parte da via Montelatici, a Firenze nei pressi di Piazza Leopoldo, cominciato negli anni 1930. Si dice che l'uscita fosse prevista vicino a Fiesole e che se ne possano ancora trovare tracce visibili. Ma il tunnel non fu mai terminato; i lavori furono abbandonati e l'unica cosa che si vede oggi è il suo ingresso in via Montelatici; un buco che però non porta in nessun posto.

La faccenda è interessante, ma si sa poco di questo tunnel. Nel 2011 l’allora presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Giani, sosteneva la proposta di rispolverare il vecchio tunnel per agevolare la viabilità. Però, secondo Giani, il tunnel sarebbe dovuto sbucare da qualche parte a Careggi, cosa non molto utile dato che da Piazza Leopoldo si arriva facilmente a Careggi con le strade esistenti, senza particolare bisogno di un tunnel. 

Invece, avrebbe avuto molto più senso far passare il tunnel sotto la collina di Montughi per sbucare alle Cure, bypassando il "taglio" della ferrovia fra Piazza delle Cure e Viale don Minzoni. Sarebbe una cosa molto utile anche oggi. 

Ora, si dice in un articolo recente che questa uscita dalla parte delle Cure esiste ancora e che la si può persino vedere dalla strada. In effetti, è una delle ricerche di geocaching. Per non dare uno spoiler a quelli che si divertono con queste ricerche, non vi dico esattamente dove si trova. Vi dico soltanto che trovarla è una cosa piuttosto difficile, seppure non impossibile. Ma, molto probabilmente NON è l'uscita del tunnel e non lo è mai stata. Ecco una foto di questa struttura, presa dal Web. La foto deve essere almeno di qualche decennio fa, ma la struttura non è molto cambiata oggi. 



Il problema con la struttura indicata da Geocaching è che, se è vero che si trova nella direzione giusta, la distanza dall'altro ingresso è tale che il tunnel avrebbe avuto bisogno di lavori di scavo veramente colossali, in particolare per arrivare a una profondità tale da consentire di passare sotto la valle del Mugnone, per riemergere poi dalla collina opposta. Non impossibile, ma certamente soltanto a dei costi fuori di testa. 

Allora che cos'è la struttura indicata come lo sbocco del tunnel? Non saprei dire; indubbiamente c'è un curioso oggetto con un arco di mattoni che somiglia vagamente alla struttura di via Montelatici. Ma, oltre a essere troppo lontana, non ha nemmeno le dimensioni giuste - sicuramente è molto più bassa e più stretta. Si tratta quasi certamente di una struttura indipendente: forse una rimessa, forse un deposito, forse un rifugio antiaereo che risale al tempo della guerra (secondo alcuni messaggi su Geocaching, non c'era prima del 1944). 

Ma allora, dove doveva sbucare il tunnel che parte da via Montelatici? Non è difficile immaginarselo mettendosi nei panni del progettista. Ovviamente, il tunnel avrebbe dovuto essere il più breve possibile, per poi sbucare nelle vicinanze di piazza delle Cure, se possibile in un luogo dove non ci fosse bisogno di grandi opere per oltrepassare il Mugnone e la Ferrovia Faentina.

Stabilito questo, è abbastanza ovvio quale fosse lo sbocco previsto del tunnel: è l'attuale via Piero Jaher, nei pressi della stazione di San Marco Vecchio. Se il tunnel sboccava in via Jaher, sarebbe stato possibile arrivare alle Cure passando sotto il sottopassaggio esistente della ferrovia Faentina; senza bisogno di nessun'opera addizionale.

In effetti, oggi via Jaher è una strata senza sbocco, ma è probabile che fosse progettata e costruita esattamente con questa idea; quella di "scavallare" in qualche modo la via Bolognese e connettere Le Cure con Careggi, andando più o meno in parallelo con la vecchia via dei Bruni, che però è troppo stretta per essere utile. Per cui, era sensato fare un tunnel che sboccasse da qualche parte oltre la collina di Montughi; via Montelatici, appunto. Come vedete sulla mappa, la distanza è poco più di un km; si tratterebbe di un tunnel molto ragionevole come lunghezza.
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E qui sotto vedete via Piero Jaher con un immagine a volo d'uccello di Bing Maps. Sembrerebbe proprio che chi l'ha progettata avesse l'idea, come minimo, di farla sboccare sulla Bolognese, ma anche tenesse in conto la possibilità di bucare la collina per uscire dalla parte opposta. Ne consegue che via Piero Jaher è la vera "uscita opposta" del misterioso tunnel di via Montelatici




Possiamo concludere con alcune considerazioni. Nel 1930, eravamo in un'epoca di grande espansione edilizia nella zona di Piazza delle Cure. Ancora oggi, potete vedere che molti edifici della zona sono di uno stile tipico di quell'epoca. Questa nuova zona residenziale era stata però tagliata fuori dal centro città dalla ferrovia, già dal 1862. Il cavalcavia delle Cure era stato costruito nel 1914, ma era più stretto di quello di oggi e serviva principalmente per il passaggio del tram. Le automobili ci potevano passare, ma dovevano convivere con i binari del tram e con i tram; cosa probabilmente non ovvia, come ci mostra questa foto degli anni '50. (h/t Sergio Alessi)



Ecco dunque l'idea del bypass sotto la collina di Montughi - un'idea nata dallo sviluppo del traffico automobilistico che cominciava già allora a farsi intenso. Tuttavia, il tunnel non fu mai costruito. Si dice che i test di scavo di via Montelatici avessero rivelato grossi problemi di infiltrazioni d'acqua. E' possibile, ma mi sembra poco probabile: chi costruisce tunnel sa bene come gestirsi questi problemi.

Più che altro, è possibile che il podestà di Firenze avesse dato inizio a dei lavori preliminari, sperando poi di poter trovare i finanziamenti necessari per portare il tunnel a compimento. Ma, gli anni '30 videro una revisione delle priorità del governo italiano, che privilegiava sempre di più lo sforzo militare alle infrastrutture civili. Seguirono la guerra all'Etiopia e l'impero, e gli imperi tendono sempre a esagerare con le spese militari. Il risultato fu che i finanziamenti per completare il tunnel non arrivarono mai e tutta la faccenda finì dimenticata.

Nel dopoguerra, si sarebbe potuto riparlare del tunnel di Montughi, ma era anche il periodo in cui ci si liberava delle "crudeli verghe" dei vecchi tram, trasformati in autobus su gomma. A questo punto, era sufficiente eliminare le rotaie e allargare un po' il cavalcavia delle Cure per permettere il passaggio comune di automobili e autobus; un'operazione molto meno costosa di un tunnel sotterraneo. I lavori di trasformazione furono fatti nel 1960 e la sovrapposizione del nuovo cemento armato sula vecchia struttura del cavalcavia è ancora oggi perfettamente visibile. Da allora, il sistema stradale nella zona delle Cure ha preso l'aspetto che vediamo ancora oggi. 

Si potrebbe riparlare oggi di un tunnel sotto la collina di Montughi? Forse si, ma è anche vero che i tempi delle "grandi opere" sono passati - forse per sempre. E poi, il tunnel di via Montelatici poteva essere sufficiente per il traffico degli anni '30, ma sarebbe probabilmente troppo stretto per quello di oggi. Quindi, il tunnel è destinato a rimanere incompiuto, un piccolo mistero alle pendici della collina di Montughi. Comunque, se avete tempo per dedicarvi alla ricerca di Geocaching dell' "uscita del tunnel", provateci. Non è veramente l'uscita di nessun tunnel, ma è comunque una ricerca affascinante che vi porterà a scoprire tanti dettagli della zona delle Cure, a Firenze.








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