Monday, December 31, 2012
Visitatori al presepio di Borgunto
Visitatori arrivati da Londra per vedere il presepio di Borgunto. Non sono proprio venuti apposta a Fiesole, ma lo sapevano che c'era e ci tenevano a vederlo.
Sunday, December 30, 2012
Tuesday, December 25, 2012
Buon Natale 2012!
Nel seguito, due immagini della madonna col bambino di Brunelleschi in terracotta.
E' un piccolo capolavoro che sta a Fiesole, nel museo Bandini.
Risale ai primi decenni del '400, quando non si usavano né presepi né alberi di Natale, ma mostra bene lo spirito natalizio inteso come celebrazione della natività.
Risale ai primi decenni del '400, quando non si usavano né presepi né alberi di Natale, ma mostra bene lo spirito natalizio inteso come celebrazione della natività.
Sunday, December 16, 2012
Il CIelo sopra Caldine
Il cielo si riflette sul pianerottolo del sottopassaggio allagato della stazione di Caldine. Ogni volta che piove, diventa praticamente inagibile.
Saturday, December 1, 2012
Saturday, November 17, 2012
Wednesday, November 14, 2012
Cerchi delle fate
Questi funghi si chiamano "marasmius oreades" e tendono a crescere formando cerchi. Nella tradizione popolare, sono detti "cerchi delle fate". Questi sono nati a Caldine, nel comune di Fiesole.
Foto di Christine
Sunday, September 16, 2012
Piccola discarica archeologica mugnonese
Gli incendi di quest'estate hanno messo in luce cosa si celava sotto i cespugli di rovi. Qui vedete una piccola discarica che è emersa su un lato di via della Cipressa, nella Valle del Mugnone. C'è un po' di tutto e parecchia roba che sembra molto vecchia - se ci fate caso, vedete anche la lama di una vecchia falce a mano. I contadini di una volta, evidentemente, non erano particolarmente più rispettosi dell'ambiente di noi.
Thursday, September 6, 2012
Disinfestazione a PdM
Qualche momento di apprensione a Pian del Mugnone con l'arrivo di una squadra di disinfestazione con due camion attrezzati di spruzzatori e personale con tute e maschere antigas che si sono messi a spruzzare insetticida in Via Buffalmacco, Via Primo Maggio e Via Pian del Mugnone
L'informazione su quello che stava succedendo è arrivata da un documento che hanno distribuito i funzionari del comune nella zona (non c'è scritto niente, al momento, sul sito web del comune). Si legge che l'azione di disinfestazione è stata generata da un caso di "dengue" - una malattia tropicale - che si è manifestato in via Buffalmacco al numero 18. Mancano dettagli, comunque sembra chiaro che questo caso non ha niente a che vedere con gli occupanti dello stabile al n. 6 di Via Buffalmacco.
La malattia si propaga attraverso le punture della zanzara "Aedes Egypti" che è rara ma pare che possa anche esserci dalle nostre parti. Pertanto, la disinfestazione dall'azienda sanitaria di Firenze ne è seguita come atto precauzionale.
Si sa che il dengue non è una malattia mortale, a meno che chi lo contrae non sia già debilitato per altre ragioni. Secondo i dati su "Wolfram Alpha," in Italia non ci sono stati casi mortali a record. In tutto il mondo c'è circa lo 0.03% di probabilità di decesso. Quindi, per il momento non sembra ci sia motivo di preoccuparsi.
Sunday, September 2, 2012
L'estate del cambiamento
Cari amici di Fiesole
con le piogge di questi giorni, si conclude la torrida estate del 2012. Credo che sarete tutti d'accordo sul fatto che è stata un'estate di cose mai viste: dai fichi seccati sui rami agli incendi che hanno devastato varie zone. Soprattutto, la siccità è stata eccezionale. Siamo abituati a vedere le nostre valli verdi tutto l'anno, ma quest'anno le abbiamo viste ingiallire in modo irreversibile. Le piogge degli ultimi giorni faranno ricrescere un po' d'erba, ma le foglie degli alberi non ritorneranno verdi.

Sulla stampa e sui media, gli eventi sono stati descritti come eccezionali e imprevedibili, ma non è così. Nel mio ruolo di membro del comitato scientifico di un'associazione (climalteranti.it) che raccoglie molti climatologi italiani, mi sono potuto rendere conto di come tutto quello che sta succedendo era ampiamente previsto dai modelli climatici.
Vi faccio vedere alcuni risultati di questi modelli, dal sito dell'UCAR (University Corporation for Atmospheric Research). La mappa riporta un "indice di siccità" (indice di Palmer) che tiene conto di molteplici fattori.
Queste mappe non vanno prese come previsioni precise; solo come indicazioni di tendenza. Vedete comunque che abbiamo la sfortuna di trovarci in una zona del pianeta che sarà colpita in modo particolarmente pesante dalla siccità. E' un cambiamento globale e ormai irreversibile: parte integrante di quello che chiamiamo "cambiamento climatico antropogenico".
Quindi, quello che abbiamo visto quest'anno è solo un assaggio dei tempi che verranno. Ovviamente, non aspettiamoci una progressione regolare. Ci saranno alti e bassi e forse anche qualche estate meno secca delle altre che farà dimenticare a qualcuno come stanno veramente le cose. Ma, in media, ogni estate che verrà ci porterà un passo più aventi verso un mondo diverso da quello al quale eravamo abituati: un mondo più secco, più caldo e probabilmente anche con eventi meteorologici più drammatici: le brevi ma intense nevicate di questi ultimi anni ne sono state un esempio.
Che cosa possiamo fare, allora? A livello locale, è chiaro che dobbiamo prepararci meglio alle emergenze delle estati che verranno.
Per il rischio di incendi, credo che sarete tutti d'accordo con me che dobbiamo lavorare sulla prevenzione. Quando arriva l'elicottero, il danno è già stato fatto. Qui, sembra che non tutti abbiano chiari i rischi che corriamo e c'è ancora qualcuno che pensa che sia una buona idea dare fuoco alle foglie secche nei campi. In più, siamo anche poco preparati su cosa fare e come reagire alle varie possibili emergenze: Insomma, ci vuole un'opera di educazione per prepararsi alla prossima estate; che potrebbe essere peggiore di quella appena finita.
Per quanto riguarda la siccità, non ci sono soluzioni locali al problema globale che è il cambiamento climatico. Ma possiamo ridurre i danni con vari provvedimenti, per esempio costruendo nuovi invasi, incoraggiando i cittadini a installare delle riserve d'acqua in giardino e cose del genere.
Alla fine dei conti, comunque, la vera soluzione è combattere il cambiamento climatico globale e per questo occorrono azioni politiche globali. Purtroppo, l'indifferenza regna nel mondo della politica e sta a noi in quanto cittadini cercare di smuovere i nostri rappresentanti a fare qualcosa. Il cambiamento parte da ognuno di noi. Proviamoci.
Wednesday, August 29, 2012
Salamandra Mugnonese
Con la siccità, molte salamandre e altri anfibi si sono rifugiati dentro vasche e piscine. Ecco una bella salamandra trovata in una piscina della valle del Mugnone
Popone mugnonese
La grande siccità di quest'estate ha distrutto un po' tutte le coltivazioni ma, perlomeno, è stato possibile annaffiare le piante in vaso. Questo bel popone ne è un risultato.
Saturday, August 25, 2012
Siccità nella valle del Mugnone
Sono più di 40 anni che vivo in questa valle, ma devo dire che un disastro come quello di quest'anno non l'avevo mai visto. A parte gli incendi, tutto è secco e mal ridotto. E' la prima volta che vedo le more seccare sui rami - tutte. Non ce n'è una matura che sono riuscito a trovare.
Certo, i modelli climatici tutti prevedevano che il cambiamento climatico avrebbe causato un aumento della siccità nella zona del mediterraneo, ma un conto è vedere una mappa colorata e un conto è vedere la campagna ridotta in questo stato.
Si spera che arrivi la pioggia, ma il cambiamento climatico è destinato a restare con noi per molto tempo. Vediamo cosa succederà l'anno prossimo, ma non si prevedono miglioramenti, anzi.
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Qui sopra: foglie secche e bacche malridotte
sopra: le more completamente bruciate
Sopra: altre bacche completamente secche
Sopra: i fichi quest'anno hanno fatto direttamente i fichi secchi!
Qualcuno, invece, continua a fare fuochi nei campi, con tutti i rischi del caso.
Certo, i modelli climatici tutti prevedevano che il cambiamento climatico avrebbe causato un aumento della siccità nella zona del mediterraneo, ma un conto è vedere una mappa colorata e un conto è vedere la campagna ridotta in questo stato.
Si spera che arrivi la pioggia, ma il cambiamento climatico è destinato a restare con noi per molto tempo. Vediamo cosa succederà l'anno prossimo, ma non si prevedono miglioramenti, anzi.
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sopra: le more completamente bruciate
Sopra: altre bacche completamente secche
Thursday, August 23, 2012
La Collina del Re
Il modesto sottoscritto, Ugo Bardi, posa accanto al cippo vicino alla chiesa di Montereggi. Non c'è motivo di pensare che questo cippo moderno segni il luogo esatto dove il re dei Goti Radagaiso fu giustiziato dai Romani nel 406 DC, dopo essere stato sconfitto in una battaglia che si svolse in gran parte nella Valle del Mugnone. Certo è, però, che Montereggi e la sua chiesa sono un luogo molto suggestivo.
Questa foto commemora il 1606-esimo anniversario della battaglia di Fiesole; una delle ultime vittorie militari dell'Impero Romano d'Occidente. Trovate una descrizione della battaglia sul mio blog "Cassandra's Legacy" (in inglese) a questo link.
Wednesday, August 22, 2012
Incendio di Monterinaldi, 22 Agosto 2012
Foto prese alle 15:45, circa, da via Bandini. L'incendio era già parzialmente spento. Mezz'ora prima, le fiammate erano impressionanti.
Saturday, August 18, 2012
La valle assolata
La valle del Mugnone vista dal giardino di una villa privata con piscina. Da notare l'acqua verdastra e bassa. In questi giorni, è troppo caldo anche per riempire d'acqua le piscine.
Record Mugnonese con i pipistrelli!
Da sinistra a destra, Andrea Prosperi, Filippo Margarolo, Liliana Margarolo e Ugo Bardi, posano vicino alla pipistrelliera, visibile in altro a destra.
Edizione di FIRENZE | (sab, 18 ago 2012) |
FIESOLE LA FAMIGLIA MARGAROLO HA INIZIATO ANNI FA A OSPITARE SOTTO AL TETTO DELLA LORO ABITAZIONE QUESTI ANIMALI NOTTURNI
Record della «bat box»: una casa per quarantasei pipistrelli
LA CAMPAGNA si chiama “Un pipistrello
per amico” ma la famiglia Margarolo ha battuto ogni record “adottandone”
ben 46. Tanti sono, infatti, gli inquilini della bat box, il rifugio
artigianalmente posizionato sotto il tetto della loro abitazione a Pian
del Mugnone. «All’imbrunire li vedi uscire uno dopo l’altro — racconta
Andrea Prosperi del Gruppo Naturalistico Il Gambero —. Ci siamo messi a
contarli e non potevamo credere ai nostri occhi: sono un vero
spettacolo. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in questa
iniziativa». La storia delle pipistrelliere fiesolane ha inizio del
2005, grazie ad un contatto fra il professor Ugo Bardi e Paolo Agnelli,
ricercatore della Specola di Firenze. Bardi, non a caso residente
proprio a Pian del Mugnone, aveva letto della ricerca sui pipistrelli e
si era fatto spiegare come funzionano e a cosa servivano le
pipistrelliere. Detto fatto: con un po’ di legno, colla e chiodi, si è
costruito la prima pipistrelliera, che ha messo a casa sua, trovandola
rapidamente occupata da un gruppetto di pipistrelli. Nel frattempo, il
gruppo Naturalistico della valle del Mugnone ha sposato l’idea e la cosa
è stata proposta in Comune che nel 2007 ha distribuito 20
pipistrelliere ai fiesolani. Da allora il numero di pipistrelliere ha
continuato ad aumentare. «Oggi si trovano cassettine in vendita un po’
ovunque — racconta Bardi — ma io continuo a costruirne artigianalmente
con legno di recupero e a regalarle agli amici». Una di queste è quella
che sta a casa Margarolo. «Gli effetti delle pipistrelliere sono
certamente positivi — riferisce Filippo Margarolo — quest’anno ho
infatti notato una nettissima riduzione delle zanzare».
Daniela Giovannetti
Tuesday, August 14, 2012
46 pipistrelli mugnonesi
Quando Filippo Margarolo mi ha detto che nella sua pipistrelliera c'erano 46 pipistrelli, non ci volevo credere. Beh, sono andato da lui e li ho contati anch'io via via che uscivano. Incredibile, ma è vero. Non sono riuscito a contarne 46, ma quasi. Ed è una grande soddisfazione, dato che la pipistrelliera di Filippo l'ho fatta io con le mie mani; usando legno di recupero!!
Qui sopra, vedete una foto di uno dei pipistrelli appena uscito dalla scatola. E' stata una notevole impresa riuscire a fotografarli, perché vanno velocissimi e poi escono solo quando è quasi buio. Ma questo qui sono riuscito a beccarlo. Lo vedete, qui sotto, ingrandito: è proprio un pipistrello!
Quindi, nonostante il degrado, l'ecosistema reagisce ancora ed è in grado di riappropriarsi degli spazi che l'urbanizzazione gli aveva sottratto.
Ah.... e con 46 pipistrelli che girano intorno a casa, mi dice Filippo che le zanzare si sono effettivamente ridotte moltissimo!
Saturday, August 11, 2012
Incendio nella valle del Mugnone
La serie di foto che segue, fatte stamattina, ci da un'idea dell'incendio di ieri nella valle del Mugnone. A parte le 200 piante di olivo distrutte fa pensare che ben di peggio sarebbe potuto succedere se un privato non avesse gentilmente messo a disposizione l'acqua della sua piscina per l'elicottero che si è prodigato a spegnere l'incendio.
Fa pensare anche che c'è mancato un pelo che non finisse arsa anche la plurisecolare "Cipressa" della Valle del Mugnone. Pensateci un attimo: c'è più di un albero plurisecolare nella valle. Questi alberi sono sopravvissuti per secoli senza interventi di elicotteri, piscine o cose del genere.
Qualcosa sta decisamente cambiando nel nostro clima che ci sta portando a questi disastri; che non potranno che farsi più frequenti nel futuro. Pensiamoci!
Fa pensare anche che c'è mancato un pelo che non finisse arsa anche la plurisecolare "Cipressa" della Valle del Mugnone. Pensateci un attimo: c'è più di un albero plurisecolare nella valle. Questi alberi sono sopravvissuti per secoli senza interventi di elicotteri, piscine o cose del genere.
Qualcosa sta decisamente cambiando nel nostro clima che ci sta portando a questi disastri; che non potranno che farsi più frequenti nel futuro. Pensiamoci!
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