Sulla via Faentina, all'altezza del numero 251, trovate questa curiosa targa che dice "Arturo Vansittart 1851".
Un po' di ricerca sul web, ci fa trovare qualcosa di questo signore vissuto più di un secolo e mezzo fa. Troviamo un riferimento nel libro "Letture di Famiglia" di Georgina Lowell Putnam, dove leggiamo che:
PS. Anche un altro inglese ese- gui tale impresa nelFagosto de- corso: il signor G. N. Vansittart , fratello di quell'Arturo Vansittart che possiede qui da noi la magni- fica villa Borghesi sulla via di Bologna: ma nel traversare una spacco nel ghiaccio di Bossons gli mancò un piede ; e se non era la presenza di spirito di una guida che prendeva subito per i panni un'altra guida alla quale ei si era appreso» periva. Egli rimase per due giorni privo di vista: ora però si è rimesso in perfetta salute.
Vansittart, evidentemente, non era proprio un Fiesolano, ma abitava nelle vicinanze di Fiesole e ci sono ulteriori riferimenti su di lui negli archivi del comune di Fiesole. In effetti, quella che qui viene definita "Villa Borghesi" è quella che oggi chiamiamo "Villa Salviati" e Wikipedia si ricorda che fu proprietà del sig. Arturo Vansittart:
La villa (Salviati) passò poi agli Aldobrandini-Borghese e il 30 dicembre 1844 venne acquistata "a cancello chiuso" (cioè con tutti gli arredi) dall'inglese Arturo Vansittard.
Sembrerebbe che una volta si potesse arrivare fino alla villa Salviati da una strada che partiva dalla Faentina all'altezza del numero 251. Di questa strada, oggi chiusa al pubblico ci rimane una vaga idea da una foto presa dal cancello. Una volta, evidentemente, la zona intorno alla via Faentina era più rurale e intersecata da un intreccio di piccole strade che oggi si sono perse. Vedete un po' quante piccole cose si scoprono da una passeggiata lungo la Faentina?
Un tale "gentiluomo inglese sir Arturo Vansittart", per l'appunto nel 1851, cedette in affitto al convento di Montesenario la tenuta di Calicarza presso Caselline (Vaglia). Il contratto di affitto venne poi rinnovato nel 1860 anche dal nuovo proprietario della tenuta, il "sig. cavaliere Gian Battista De Candia"
ReplyDelete