Sunday, March 25, 2012

La scultura infreddolita


La statua di Paddy Campbell in mostra a Fiesole si è passata tutto l'inverno all'aria aperta. Mezza nuda com'è, poveraccia, deve aver patito il freddo niente male. Tanto è vero che qualcuno ha pensato di coprirla con una felpa.

Thursday, March 22, 2012

Mai più ruspe nel letto del Mugnone: la promessa del Consorzio di Bonifica dell'Area Fiorentina


 La foto qui sopra si riferisce a un intervento di ripulitura sull'Ema (da "NaturaMediterraneo.com") ma qualcosa di simile è stato fatto nel Mugnone a Febbraio-Marzo del 2012.

Un resoconto della riunione del 20 Marzo 2012 sulla situazione del Torrente Mugnone
di Ugo Bardi

Riunione piuttosto movimentata la sera del 20 Marzo a Pian del Mugnone, quando i cittadini hanno incontrato una delegazione del Consorzio di Bonifica dell'Area Fiorentina a proposito dei recenti lavori sul Mugnone. Pioggia di critiche sul consorzio per i tagli eccessivi, per l'uso di ruspe all'interno del letto del fiume, per il generale sconvolgimento dell'area.

Alle critiche, i rappresentanti del consorzio si sono difesi; a volte con un po' di affanno. Per esempio, quando è stato loro chiesto come mai hanno tagliato un albero a 50 metri buoni di distanza dal bordo dell'argine, non hanno trovato miglior risposta che, "beh, comunque ricrescerà." Fra le altre cose, hanno ammesso che i lavori nella zona sono continuati ben oltre la data del 1 Marzo, limite previsto dalla vigente legge regionale (al contrario di quanto dichiarato nel comunicato stampa del comune di Fiesole del 13 Marzo 2012).

Tuttavia, va anche detto che i membri del consorzio hanno tenuto a spiegare che loro non sono distruttori di fiumi, che sono professionisti di questo mestiere e che a loro interessa come a tutti che il lavoro di manutenzione sia fatto bene. Purtroppo, l'eccessiva "pelatura" del Mugnone di questo periodo è stata il risultato di una serie di circostanze disgraziate e eccezionali, messe bene in luce dall'incontro.

La causa prima di questa situazione è il peccato originale di aver costruito vicino alla riva del Mugnone, in aree che nel passato erano zone di esondazione del torrente. Fatto questo errore, definito tale anche dai rappresentanti del consorzio, non è più possibile oggi mantenere il torrente in condizioni "naturali". Occorre una manutenzione continua che tenga conto del rischio creato anche dal cambiamento climatico che ci porta a una situazione dove abbiamo precipitazioni più rare, ma più abbondanti quando arrivano.

Al problema di fondo dello sviluppo edilizio in zone pericolose, si è aggiunto poi il fatto che la provincia di Firenze ha finito i soldi da destinare alla manutenzione. Dove siano finiti, non si sa; sta di fatto che il consorzio riferisce che, per mancanza di fondi, il Mugnone non era stato più ripulito dal 2009. In queste condizioni, si rischiava veramente di fare la fine di Aulla se arrivava una bomba d'acqua paragonabile. A questo punto, il comune ha tirato fuori circa 8000 euro dalle pieghe del bilancio per fare un'operazione di emergenza.

Con pochi soldi e poco tempo non si può sperare che si facciano anche le cose per bene. I risultati, putroppo, li abbiamo visti tutti e hanno lasciato tutti con la bocca amara. Anche i cittadini di Caldine che avevano richiesto l'intervento non si aspettavano certo una cosa del genere e ne sono rimasti spiacevolmente sorpresi; come ha riferito Anna Ravoni all'incontro.

Comunque, cerchiamo di vedere questa storia anche in termini positivi. Una cosa buona di questa orrenda pelatura è che è stata realizzata una "pista di manutenzione" sui bordi del fiume che permetterà nel futuro di ripulire il fiume con mezzi meccanici senza bisogno di mandarli nel letto del fiume. Quindi, il disastro che abbiamo visto quest'anno non si dovrebbe più ripetere nel futuro, come da esplicita promessa dei rappresentanti del Consorzio alla riunione.

Così com'è ora, la pista non è certamente bella, ma ci dovrebbe crescere sopra l'erba e ci si potrà passeggiare a piedi o in bicicletta. Comunque, dal 2014 la situazione finanziaria dovrebbe normalizzarsi con l'introduzione del cosiddetto "contributo di bonifica" da pagarsi direttamente al consorzio da parte di quelli che traggono beneficio dal lavoro di manutenzione del torrente. Non entriamo nei dettagli ma, se tutto va come deve andare, nel futuro ci saranno fondi per una manutenzione meno invasiva e più regolare.

Per finire, direi che il comune ha agito col massimo delle buone intenzioni, ma non è riuscito a spiegarsi con i cittadini. Sarebbe stato il caso, come minimo, di allertare la gente prima di partire con le ruspe. Meglio ancora, sarebbe stato concertare l'azione con quei cittadini che si sa che si occupano del Mugnone e che ci tengono che sia ben tenuto. Insomma, diciamo che si può sempre migliorare e la disponibilità dell'assessore Luciano Orsecci a incontrarsi con i cittadini è un buon segno di un rapporto positivo con il comune. Lo stesso vale per la buona volontà mostrata dai rappresentanti del consorzio di bonifica: Marco Bottino, Neri Tarchiani e Iacopo Manetti. La presenza alla riunione del rappresentante dei "Cittadini per Fiesole", Anna Ravoni, come pure del gruppo del "Gambero" e di semplici cittadini indica l'interesse che c'è nel territorio Fiesolano e nella sua buona manutenzione.

Cerchiamo tutti di far meglio nel futuro e speriamo che piova (abbastanza per far crescere l'erba, ma non troppo, sennò la terra smossa dalle ruspe finisce chissà dove).

Sunday, March 18, 2012

Il Mugnone rovinato






Alcune immagini della recente "pulizia" del Mugnone, decisamente eccessiva. Foto di Filippo Margarolo